venerdì 19 novembre 2010

L’avvio del sostegno

Compilai un form sul sito che COOPI aveva dedicato all’adozione a distanza (http://adottareadistanza.coopi.org/).
Avevo letto le varie schede informative sui progetti e su come avrebbe funzionato il mio rapporto con il bimbo, ma volevo avere notizie più dirette. Volevo insomma capire con chi avrei dovuto relazionarmi tra le persone che seguivano il SaD e volevo capire anche che tipo di rapporto intercorre tra COOPI e i suoi donatori.
La risposta alla mia domanda arrivò quasi subito, prima una generale un po’ più formale, ma poco dopo arrivò una mail gentile e diretta di una delle ragazze che si occupano dei progetti sostenuti. Rispose a tutti i miei dubbi in modo chiaro ed esaustivo, e così chiesi di poter avviare un sostegno per un bambino del Perù.
La scelta non era legata a qualcosa di specifico legato al paese o ai suoi progetti, ma era l’unico dei paesi sostenuti che mi avrebbe permesso di scrivere lettere in spagnolo, tutti gli altri avrebbero richiesto una conoscenza del francese che proprio non avevo.
Inviati tutti i dati richiesti e mi misi in attesa...

Un bambino o una bambina stava per entrare nella mia vita e non vedevo l’ora di sapere chi fosse, di conoscere la sua vita, la sua famiglia e in quale struttura fosse seguito.
In quei momenti imparai una delle costanti del sostegno a distanza, bisogna saper aspettare, perché le notizie non arrivano sempre quando vorresti, ma bisogna attenderle pazientemente.
In fondo è un po’ quello che avviene anche nella vita no? Ma si sa, una delle cose più complesse da imparare è proprio l’attesa...