Il problema di voler
inviare sempre e comunque una lettera ai ragazzi, nasce quando non c’è
possibilità di avere una risposta o comunque un riscontro diretto che quella
lettera possa essere apprezzata. E con apprezzata non intendo nel suo
contenuto, ma almeno nel fatto di essere stata ricevuta.
Decisamente questa è la situazione con Abuin,
visti i suoi grossi problemi di salute... e senza contare i gravi problemi
attuali della Repubblica Centrafricana...
Cosa mandare ad un ragazzo che ha appena
vissuto i momenti drammatici della guerra e che è appena guarito dalla febbre
tifoide? Inoltre tutto non scritto, ma disegnato...
Dopo averci pensato vari giorni ho purtroppo la
mente più vuota di prima e quindi decido di creargli un biglietto di auguri per
il compleanno. Secondo i miei calcoli dovrebbe infatti arrivargli poco prima o
poco dopo.
La sua passione è il calcio, quindi cerco un
biglietto rotondo, con il disegno di un pallone “sorridente” e dentro riporto
gli scarabocchi di auguri. Incrocio le dita e spero che il biglietto lo diverta
e magari gli strappi un sorriso.
Situazione
decisamente diversa è quella per Luisa.
Infatti con la sua
ultima lettera mi ha posto un sacco di domande, nonché una chiara indicazione:
“Madrina recuerda que tú también tienes que escribirme muchas cartas y
fotos enviarme”
E così cerco di
rispondere alle sue varie curiosità e rovisto tra le foto per mandarle sia
qualcosa di recente, che qualcosa di più vecchio, ma sempre legato alle sue
domande.
Per esempio, Luisa è
affascinata dalla neve e dal Natale, se poi le due cose coincidono allora è
felicissima. La sua lettera arriva a settembre, quindi l’ha scritta durante i
mesi estivi, eppure parla della neve e fa riferimento ad una mia vecchia
lettera in cui le raccontavo della grossa nevicata che aveva coperto la città.
E così insieme a
qualche foto appena scattata, gliene mando di scattate sulla neve, in mezzo ai
boschi.
Mi fa un po’ effetto spedire foto invernali con queste belle giornate,
ma la sua curiosità deve essere... appagata!