Abuin
ha dei gravi problemi di salute, è completamente muto e non sa
leggere. Ma allora come faccio a scrivergli una lettera che possa
comprendere?
Si
potrebbe obiettare che se non sa leggere, di una lettera non saprà
che farsene, vero... ma non voglio che quando arriveranno le lettere
ai suoi compagni sia l’unico a non ricevere nulla. Deve avere anche
lui qualche cosa, come tutti quanti.
Così
prendo carta e matita e mi metto a disegnare (orrendamente) delle
vignette che gli spieghino chi siamo.
Rappresento
me seduta ad una scrivania con un pc per fargli capire che lavoro in
un ufficio, mentre disegno il mio ragazzo con un caschetto un testa
vicino a macchine di cantiere per fargli vedere che è un ingegnere.
E per rendere un po’ più buffi i disegni rappresento sempre
insieme a noi il mio coniglietto.
Infine,
per fargli capire che siamo felici di conoscer lui e la sua famiglia,
nei saluti ci rappresento tutti insieme.
Ovviamente
ogni sgorbietto disegnato è correlato di pochissime parole scritte
in francese e in stampatello, così che possa magari riconoscere che
sono lettere, ma allo stesso tempo i responsabili del centro possano
spiegargli i disegni. Anche perché credo che senza “didascalia”
sarebbero davvero illeggibili.
Insieme
alla lettera per Abuin preparo anche la seconda per Luisa, infatti ad
agosto vanno inviati tutte le lettere per i bambini.
Ecco,
il problema è che per ora Luisa non ha “risposto” alla mia
lettera...
A
luglio era arrivato il suo aggiornamento, con una bella foto un po’
più sorridente e un disegno fatto da lei. C’è anche la sua
pagella e leggendola ho conferma di quanto le piaccia la scuola e
studiare, perché ha tutti voti bellissimi.
Decisamente
va meglio a scuola di quanto sia mai andata io... ma forse questo è
meglio non scriverglielo...
Guardo
bene il disegno. È fatto con amore, ben curato e con dei cuoricini,
ma ho l’impressione che non senta ancora abbastanza confidenza per
poter arrischiarsi nello scrivermi. Però ha messo un piccolo adesivo
di un coniglietto bianco... perfetto! Come mi ha aiutato per
“colorire” la lettera di Abuin, così il mio piccolo amico peloso
mi viene in soccorso per avere un argomento in più di conversazione
con Luisa.
Così
decido di scriverle facendole i complimenti per la scuola,
raccontandole qualche novità degli ultimi mesi e poi raccontandole
che un coniglietto bianco, proprio come quello che ha messo nel suo
disegno, vive con me.
Chissà
che, leggendo queste cose, non le venga voglia di rispondermi.
Metto
tutto nelle buste insieme ad un po’ di fotografie e spedisco a COOPI.
L’attesa
ha nuovamente inizio...