Ho
riflettuto per molto tempo sulla possibilità di avviare oppure no
un’adozione a distanza. Gli interrogativi maggiori erano sempre gli
stessi:
1.
sarò in grado di portarla avanti negli anni?
2.
funzionerà davvero per quei bimbi?
E
così ho iniziato a cercare le risposte.
Alla
prima domanda non avrei potuto dare una risposta certa, potevo
decidere per me stessa, basandomi sulla mia intenzione personale, ma
non avrei certo potuto avere la garanzia di cosa sarebbe avvenuto
nella mia vita nel futuro. Ma in fondo la vita è proprio questo, non
sapere cosa accadrà e decidere sulla base delle proprie migliori
intenzioni, avendo fiducia che la vita futura sarà così magnanima
da aiutarci a realizzarle, soprattutto se quelle intenzioni vanno
nella direzione di aiutare qualcuno.
Così
capii che non potevo avere la certezza di una risposta sulla base di
cosa la vita avrebbe creato, ma che l’unica risposta che potevo e
serviva dare era questa “Fin tanto che mi sarà possibile farò di
tutto per portare avanti questa promessa fatta ad un bambino”.
La
seconda domanda era più complessa, perché non riguardava solo una
mia paura personale di essere in grado o no, ma toccava un argomento
che penso preoccupi un po’ tutti gli aspiranti padrini e madrine
quando stanno decidendo se attivare l’adozione a distanza. Il
problema è che non sempre è facile toccare con mano in cosa
consistano queste adozioni e quale aiuto concreto portino a bambini
così lontani. Quello che però mi fece decidere era un’ulteriore
domanda... “chi vorrebbe mai essere costretto ad abbandonare la
propria casa e la propria famiglia per cercare salvezza in un altro
paese?”.
Il
permettere ad un bambino di crescere e istruirsi nel proprio paese
permetterà a quel paese di avere un adulto responsabile che potrà
lavorare per la crescita della società e di altri bambini, in una
spirale di crescita che permetterà a sempre più persone di vivere
una vita serena e dignitosa.
Forse
molti diranno che è una speranza assurda, ma in fondo il
miglioramento non nasce sempre da una speranza?
Per
quanto mi riguarda quella speranza era una risposta più che valida
al mio secondo interrogativo.
La
mia avventura di madrina stava quindi per cominciare...
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