lunedì 11 ottobre 2010

Perché ho scelto di adottare un bambino a distanza

Ho riflettuto per molto tempo sulla possibilità di avviare oppure no un’adozione a distanza. Gli interrogativi maggiori erano sempre gli stessi:
1. sarò in grado di portarla avanti negli anni?
2. funzionerà davvero per quei bimbi?
E così ho iniziato a cercare le risposte.
Alla prima domanda non avrei potuto dare una risposta certa, potevo decidere per me stessa, basandomi sulla mia intenzione personale, ma non avrei certo potuto avere la garanzia di cosa sarebbe avvenuto nella mia vita nel futuro. Ma in fondo la vita è proprio questo, non sapere cosa accadrà e decidere sulla base delle proprie migliori intenzioni, avendo fiducia che la vita futura sarà così magnanima da aiutarci a realizzarle, soprattutto se quelle intenzioni vanno nella direzione di aiutare qualcuno.
Così capii che non potevo avere la certezza di una risposta sulla base di cosa la vita avrebbe creato, ma che l’unica risposta che potevo e serviva dare era questa “Fin tanto che mi sarà possibile farò di tutto per portare avanti questa promessa fatta ad un bambino”.
La seconda domanda era più complessa, perché non riguardava solo una mia paura personale di essere in grado o no, ma toccava un argomento che penso preoccupi un po’ tutti gli aspiranti padrini e madrine quando stanno decidendo se attivare l’adozione a distanza. Il problema è che non sempre è facile toccare con mano in cosa consistano queste adozioni e quale aiuto concreto portino a bambini così lontani. Quello che però mi fece decidere era un’ulteriore domanda... “chi vorrebbe mai essere costretto ad abbandonare la propria casa e la propria famiglia per cercare salvezza in un altro paese?”.
Il permettere ad un bambino di crescere e istruirsi nel proprio paese permetterà a quel paese di avere un adulto responsabile che potrà lavorare per la crescita della società e di altri bambini, in una spirale di crescita che permetterà a sempre più persone di vivere una vita serena e dignitosa.
Forse molti diranno che è una speranza assurda, ma in fondo il miglioramento non nasce sempre da una speranza?
Per quanto mi riguarda quella speranza era una risposta più che valida al mio secondo interrogativo.
La mia avventura di madrina stava quindi per cominciare...

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