venerdì 3 dicembre 2010

La prima lettera

Per due settimane arrivai a casa puntando gli occhi sulla cassetta delle lettere. Nel mio palazzo sono tutte belle impilate nell’androne e ben in vista già prima di mettere la chiave nella portoncino a vetri.
Speravo, guardavo, aspettavo e... continuavo ad aspettare!
Sabato... eccola lì! Una busta bianca con un angolo colorato di verde e blu.
Lancio un “ECCOLA!” in mezzo all’androne mentre un vicino mi guarda con aria stupita e recupero la lettera con un sorriso (probabilmente ebete) stampato sulla faccia.
Quel giorno con me c’era mia mamma e devo dire che trovai la cosa decisamente curiosa visto che appena aveva saputo della mia intenzione di attivare il SaD aveva decretato con fermezza che avrebbe partecipato anche lei e guai a me se provavo a dissuaderla dal suo proposito. Quindi quella lettera era in realtà attesa da due persone: la qui presente scrittrice senza pazienza e sua mamma, che di pazienza aveva chiaramente dimostrato di averne persino meno.
Una lettera, una notizia, due persone felici e gongolanti.

Nella busta c’erano tre cose:
- una lettera di presentazione del SaD
- una breve scheda sul Perù
e poi eccola lì
- la scheda del progetto/struttura: “La Casa de Panchita” e i dati della bambina (direi anche ragazzina) che stava entrando nelle nostre vite: Luisa!

NOTA!
Luisa non è ovviamente il nome della bambina, è infatti stato cambiato con uno di fantasia.

Lettera di presentazione

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