Nella
buca delle lettere c’è una lettera di COOPI, speravo di trovarle
entrambe, ma già una mi rallegra la giornata.
Di
chi sarà? Luisa o Abuin?
Si
si lo so, sotto il disegno c’è scritto che altri bimbi lo han
aiutato a fare il disegno, ma sinceramente la cosa mi importa poco.
Per quanto mi riguarda Abuin mi ha mandato un disegno e tanto mi
basta.
Tiro
fuori tutti i fogli e inizio a leggere.
A
quanto pare da questa volta ci sono delle novità, invece di spedire
ogni volta l’aggiornamento del bimbo e della struttura che lo
ospita, gli invii saranno divisi in questo modo:
-
aggiornamento estivo sul bimbo, con le sue lettere e i suoi disegni
-
aggiornamento invernale con foto del bambino e informazioni sul
progetto inquadrato nella società in cui vive, nel tentavo di far
comprendere maggiormente cosa significano i progetti all’interno
della comunità.
Ok,
lo confesso, la mia prima reazione è un po’ di... delusione.
Mi
piaceva il poter avere due volte l’anno le notizie sul bambino,
sulla sua salute e la sua vita, ecc. E questo cambiamento mi fa
sentire come se avessero creato un maggiore distacco tra me e lui.
Cerco
di capirne il motivo e ipotizzo che il cambiamento sia dovuto ad una
problematica di gestione dei molti aggiornamenti e per i molti bimbi
che beneficiano del SaD.
Curioso
velocemente sul sito:
2.719
bambini sostenuti - 8 paesi di intervento – 27 progetti in corso (e
per la precisione 175 bambini in attesa di sostegno...)
Riportando
quei numeri sugli aggiornamenti vuol più o meno significare questo:
27
responsabili dei centri, inviano da 8 nazioni diverse, 2.719
comunicazioni al centro qui in Italia. 2.719 comunicazioni che
comprendono ognuna sia la situazione del bambino, che foto, disegni,
lettere...
È
quindi comprensibile, e anche giusto, che per numeri di questo tipo
abbiano dovuto creare una procedura che permettesse di avvisare
sempre tutti in tempi ragionevoli. Forse la procedura iniziale,
sebbene più personale e emotivamente molto più coinvolgente per i
donatori, comportava problemi logistici sempre meno gestibili con il
fortunato aumento di bambini sostenuti a distanza.
In
fondo prima di dire “preferivo prima” è bene che aspetti ancora
un po’ di tempo per vedere in cosa consisteranno gli aggiornamenti
futuri e capire quindi al meglio quali informazioni arriveranno.
Chissà,
forse la reazione “di getto” si dimostrerà errata e le
informazioni gestite in maniera differente permetteranno di avere una
visione più completa del bambino e della realtà in cui vive.
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