Ormai lo so, la cosa
che si deve imparare prima di ogni altra quando si ha attivato un’adozione a
distanza, è la pazienza.
Gli aggiornamenti
sono solo due all'anno e tendenzialmente non si chiedono notizie aggiuntive all'associazione che segue i bambini. Come potrebbero infatti rispondere ad
ogni donatore che chiede informazioni ogni poco tempo? Finirebbero per passare
le ore del giorno a rispondere alle domande invece che portare avanti le
attività dell’associazione stessa.
Però ci sono dei
casi in cui si può fare un piccolo strappo alla regola… quelli in cui il
bambino che stai seguendo viva in un paese devastato da una guerra, dove il
rischio di morte e aggressioni è altissimo.
Robi vive proprio in Repubblica Centrafricana
e la preoccupazione che possa accadergli qualcosa (soprattutto dopo la
scomparsa di Abuin un anno fa) si fa sentire ogni giorno.
Senza contare che le notizie che arrivano non
sono sempre chiare e che bisogna rovistare in internet per trovare
aggiornamenti perché, a quanto pare, la guerra in Repubblica Centrafricana ha
l’abitudine di passare inosservata nei canali di informazione più comuni.
Così l’altro giorno ho deciso di scrivere a
Diana, la ragazza che per COOPI si occupa del Sostegno a Distanza in RCA, e di
chiederle notizie su cosa stia avvenendo realmente nel paese, soprattutto dopo
la conferenza di pace che si è tenuta poco tempo fa e che crea un briciolo di
speranza di serenità.
Come sempre la risposta alla mia domanda non
tarda ad arrivare. Diana ha infatti contattato subito Trinidad, che è
attualmente sul campo ed ecco le sue parole:
«
Alla nostra donatrice che ti ha scritto per
chiederti informazioni puoi dire che la situazione in Centrafrica è molto migliorata
anche se non si può dire che il paese sia tranquillo. Un mese fa, c'è stata una
conferenza di pace che ha riunito i rappresentanti dei gruppi armati che hanno
firmato un accordo di disarmo e di pace. Qualche giorno dopo questa conferenza,
357 bambini soldato sono stati liberati.
L'arrivo della missione di pace, i caschi blu, delle Nazione Unite ha contribuito a migliorare la situazione, almeno sul piano politico e di sicurezza perché la situazione economica è un disastro. Il Centrafrica era già, prima della crisi, il sesto paese meno sviluppato del mondo, secondo l'ONU, malgrado le risorse naturali di cui dispone (oro, diamanti, legno di buonissima qualità). La guerra tra i gruppi armati, le persecuzioni religiose tra le diverse comunità e l'insicurezza, che hanno causato migliaia di morti, hanno contribuito ad aumentare la miseria del 80% della popolazione che vive sotto la soglia di povertà.
Nel 2013, il PIL della Centrafrica è calato del 37%. Circa un milione di persone sono fuggite dalle loro case (più o meno, 400.000 sono diventati rifugiati in altri paesi ed il resto sfollati interni). Il paese, adesso, è il terzo più povero del mondo. La metà delle scuole sono state distrutte, almeno 5.000 persone uccise, e non si conosce ancora quante persone, donne, bambini ed uomini, hanno subito abusi sessuali gravissimi.
Tutto questo per dirti che il sostegno che ricevono i nostri bambini è più necessario che mai, tra l'altro come il resto del lavoro che COOPI fa qui con le vittime della violenza, i rifugiati, gli sfollati, etc.
Grazie
A presto
Trinidad
L'arrivo della missione di pace, i caschi blu, delle Nazione Unite ha contribuito a migliorare la situazione, almeno sul piano politico e di sicurezza perché la situazione economica è un disastro. Il Centrafrica era già, prima della crisi, il sesto paese meno sviluppato del mondo, secondo l'ONU, malgrado le risorse naturali di cui dispone (oro, diamanti, legno di buonissima qualità). La guerra tra i gruppi armati, le persecuzioni religiose tra le diverse comunità e l'insicurezza, che hanno causato migliaia di morti, hanno contribuito ad aumentare la miseria del 80% della popolazione che vive sotto la soglia di povertà.
Nel 2013, il PIL della Centrafrica è calato del 37%. Circa un milione di persone sono fuggite dalle loro case (più o meno, 400.000 sono diventati rifugiati in altri paesi ed il resto sfollati interni). Il paese, adesso, è il terzo più povero del mondo. La metà delle scuole sono state distrutte, almeno 5.000 persone uccise, e non si conosce ancora quante persone, donne, bambini ed uomini, hanno subito abusi sessuali gravissimi.
Tutto questo per dirti che il sostegno che ricevono i nostri bambini è più necessario che mai, tra l'altro come il resto del lavoro che COOPI fa qui con le vittime della violenza, i rifugiati, gli sfollati, etc.
Grazie
A presto
Trinidad
»
Leggo e rileggo.
Non si tratta di notizie specifiche sul
bambino e sulla struttura che lo segue, ma almeno sono notizie che arrivano
direttamente dal paese e, se chi è lì ora, definisce la “situazione molto
migliorata anche se non si può dire che il paese sia tranquillo” vuol dire che
si può sperare che la follia omicida che ne ha percorso le strade si stia
placando.
Tra un mese dovrebbe arrivarmi anche
l’aggiornamento specifico su Robi e saprò se è al sicuro con la sua mamma, ma
sono certa che se ci fossero stati dei problemi Diana mi avrebbe avvisata
subito.
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